venerdì 16 maggio 2014

Amancio Ortega Gaona: il self made man di Zara e un patrimonio di 24 miliardi di euro



Il suo nome e il suo volto sono sconosciuti ai più, di lui girano poche foto e dichiarazioni ufficiali, eppure è l'uomo più ricco d'Europa.
Amancio Ortega è il fondatore della catena di abbigliamento spagnola Zara, un vero e proprio colosso del settore che si piazza al primo posto in Europa per diffusione e numero di negozi sparsi nei vari Paesi, seconda nel mondo solo all'americana Gap.
Fa vita monacale, indossa sempre la stessa camicia, ma il suo impero, è arrivato a definire il concetto di fast fashion.
E ora ha preso il posto di Warren Buffet al numero 3 della lista di milairdari, pubblicata su Forbes.
Sembra strano da credere, vista la sconfinata ricchezza di quest'uomo (valutata in 24 miliardi di euro), che si sia "fatto da solo" partendo da zero.
E' nato in un borgo di 1.300 persone, La Coruna, città della Galizia dove tutt'oggi torna  quando non è impegnato con la sua azienda.
Figlio di un ferroviere e di una casalinga, inizia a lavorare per necessità economiche a 14 anni, con in tasca una licenza media: recapitava in bicicletta camicie, giacche e cappotti del negozio "Gala".
Ancora oggi, dopo quasi 60 anni, i dipendenti di Gala, cuciono camicie al piano di sopra del negozio: era questo il modello che Ortega aveva in mente quando ha aperto il primo negozio Zara nel 1975, proprio a due isolati da Gala stesso.
Con la crescita della società ha mantenuto la produzione "vicino casa" (in Spagna e Portogallo), in un momento in cui ben sappiamo, altre catene si muovevano in massa verso le fabbriche in Asia per la manodopera a basso costo.
L'impero Ortega ha capito che per fare la differenza, doveva essere fast, alla portata delle tasche di tutti, e con un concetto ben sviluppato di design.
Più della metà della produzione viene effettuata localmente, e ciò consente a Zara di essere veloce: 15 giorni dalla produzione alla vendita al dettaglio (sei mesi invece per le industrie classiche).
La chiave per il fast fashion è quindi nel possedere tutta la filiera, dalla fabbrica al negozio, e nel commercio di piccoli lotti che vendono rapidamente.
"Se cambio la merce molto spesso, allora io ti do una scusa per venire a negozio più spesso".
Grande filosofia, che ha portato grandissimi risultati.
La società Inditex infatti, oltre a controllare Zara, conta anche Massimo Dutti, Pull and Bear, Bershka, Stradivarius, Oysho, Shkuaban e Zara Home.
E numeri alla mano, Inditex possiede 6.000 negozi in 85 Paesi.
Efficace la scelta operativa interna: si potrebbe pensare che un’azienda così grande e importante abbia una struttura manageriale molto complessa, e invece no, perché si tratta di una linea molto semplice in cui i collaboratori di tutti i livelli vengono scelti in base alle effettive competenze e vengono istruiti su specifiche mansioni a cui corrispondono determinate responsabilità
Ogni collaboratore di Zara, di qualunque livello, conosce alla perfezione il suo compito ed è tenuto a fare solo quello.
Magari la struttura delle società e delle aziende italiane, ed anche la mentalità, si improntassero alla cultura aziendale di Ortega.
Stay tuned che mentre noi poveri italiani cerchiamo disperatamente lavoro, probabilmente un altro negozio Zara sta aprendo proprio oggi nel mondo.


Love
CM

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