Mettete una sera a cena da "Dolce", in Via Tripolitania a Roma.
Vi troverete davanti ad una struttura che richiama un pò lo stile liberty di inizio '900, associato all'idea di un bistrot all'ultima moda, con richiami di utensili, arredamento e suppellettili vintage.
Voilà, il mix è perfetto.
Menu che propone piatti innovativi e studiati dallo chef GiacomoCapelli, una carta dei vini che viene presentata scritta su un tessuto che ricopre una mega bottiglia di vino (ovviamente vuota), e un'atmosfera leggera e divertente.
L'ingegnosa proposta di piatti che contengano sia un primo che un secondo, non solo pesa meno sulle tasche, ma fornisce anche il giusto equilibrio di portate, se si è curiosi di assaggiare ambo i piatti senza appesantirsi.
Il consiglio che posso darvi?
Ordinate il dolce (SI ASSOLUTAMENTE, anche a costo di digiunare il giorno seguente), nello stesso momento in cui state ordinando le altre portate.
Perchè Dolce, come anche il nome suggerisce, nasce soprattutto come forno e pasticceria (potete vederlo appena entrate nel ristorante sulla vostra destra), e il dessert che avrete scelto sarà preparato e sfornato a pochi minuti dal momento di servirvelo.
Fan dei biscotti e dei cookies quale sono, ho ordinato una crostatina di albicocche, e un biscottone al cioccolato.
Credetemi, LA PACE DEI SENSI.
Se siete da quelle parti, fateci un salto, ma vi consiglio di prenotare.
Tanta gente che l'ha scoperto ormai non riesce più a farne a meno!
Love
CM
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