Pensiamo che la tecnologia sia nostra alleata, e che possa farci divertire e liberare.
Ma non sempre è così.
Perchè device, social network e affini, possono portare nuove insidie.
E' il caso delle nuove app del fitness e delle diete: sommate ai disturbi del comportamento alimentare (DCA), hanno dato vita ha un nuovo fenomeno.
Definita come apporessia, ossia l'anoressia che attraverso le applicazioni esaspera il suo bisogno di controllo.
Tante le testimonianze di giovani ragazze che con questo metodo, hanno sfiorato più e più volte la morte.
Si comincia con l'andare in rete per vedere i menu dei ristoranti quando si vuole uscire a cena.
Si fanno conteggi calorici per mangiare di meno.
Ma in questo aiutano le app, che rendono immediati i risultati delle somme caloriche.
Dai cocktail sino ai prodotti consumati abitualmente sulle nostre tavole.
E poi ve ne sono altre, che calcolano in base alle calorie introdotte, quanto moto occorre fare per bruciarle.
Queste app vengono salvate sugli smartphone in "incognito", di modo che altri non le possano vedere, e che la stessa persona non inizi a rendersi conto di essere malata.
Le applicazioni inoltre, permettono il contatto tra le diverse persone iscritte, e questo per sentirsi continuamente motivate.
In Italia sono circa 300 mila gli iscritti a forum o siti pro Ana, cioè favorevoli all'anoressia.
E in America, tecnologicamente più avanzata, questo fenomeno è cominciato già da qualche anno.
Un campanello d'allarme molto forte.
C'è da dire che non tutte le app sono pericolose, certo, aiutano a stimolare determinati comportamenti, ma sta sempre tutto alla persona che le utilizza.
Perchè come ben sappiamo, il disturbo del comportamento alimentare, dipende soprattutto dalla nostra mente, e non solo dal web.
Love
CM
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