"Ho un occhio per il colore: forse è il dono più eccezionale che possiedo. Il colore dipende totalmente dalla tonalità. Il verde, ad esempio, può essere quello del metrò, però se ottieni il verde giusto.. Il rosso è il grande chiarificatore: brillante, purificatore e rivelatore. Non potrei mai stancarmi del rosso..sarebbe come stancarsi della persona che ami. Per tutta la vita ho inseguito il rosso perfetto".
Questo è stato il mio regalo di compleanno: il documentario sulla vita di quest'icona di stile del ventesimo secolo, mi ha conquistata totalmente.
Proiettato solo nel cinema Arcobaleno di Milano, e in sala solo per pochi giorni, mi ha spinto ad ordinare immediatamente il libro biografico della Vreeland, edito da Meledonzelli.
Penso sia un ottimo auto-regalo natalizio.
Diana, con la sua personalità carismatica, eccessiva ed indiscutibilmente geniale, nel documentario racconta la sua incredibile vicenda umana e professionale, tra Parigi, Londra e New York.
Dalle sontuose dimore londinesi alla Parigi degli anni trenta, dal jet-set newyorkese alle ribalte più esclusive del mondo: si susseguono aneddoti e situazioni condivise con la sua eclettica cerchia di amici.
E quando parlo di "amici" mi riferisco a principi, star del cinema e icone pop: da Coco Chanel a Jack Nicholson, da Andy Warhol a Joséphine Baker.
Dalla boutique di lingerie di cui era proprietaria, grazie al suo gusto per abiti e stoffe, si ritrova nella redazione di Harper's Bazaar come redattrice della rubrica Why Don't You?.
Successo immediato e lettori-fan dei suoi pratici consigli.
Ma dopo 26 anni, il cambio c'è: passa al timone di Vogue.
Darà libero spazio alla sua creatività fino al 1971, quando la rivista decide di voltare pagina.
Ma per la Vreeland si apre una nuova vita: quella che lei consacrerà alla collaborazione come consulente per il Costume Institute del Metropolitan Museum of Art, per il quale curerà mostre indimenticabili.
La sua famiglia, è presente nel suo racconto, ed è stata la sua boa di salvezza nei momenti di cambio e sconforto.
La sua vita è ormai leggenda, e credo sia stato giusto celebrarla.
Long life Diana!
Love
CM